175 research outputs found

    Esiste un terreno di possibile collaborazione fra ciò che si muove a livello governativo, nei vari ambiti, e quello che si muove nelle biblioteche italiane, in tema di valutazione della ricerca e supporto alla valutazione?

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    Qual è il ruolo delle biblioteche nel ciclo della comunicazione scientifica? Qual è ora e quale dovrebbe essere? Dobbiamo avere chiarezza sul nostro ruolo ed essere consapevoli che le biblioteche si pongono a supporto del processo di creazione della conoscenza

    La biblioteca digitale verso la realizzazione dell'infrastruttura globale per gli studi umanistici

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    La visione della biblioteca digitale è nata dalla riflessione sui bisogni della comunità scientifica ed è stata per la prima volta indicata da Bush (Bush, 1945) e successivamente ampliata da Liecklieder (Licklider, 1965). Nel suo articolo dal titolo significativo “As we may think”, Vannevar Bush nel 1945, alla fine della Guerra mondiale, identifica le funzionalità di una macchina chiamata Memex: Il Memex è uno strumento in cui una persona può memorizzare ogni suo libro, nota e rapporto, per poterlo ricercare automaticamente con estrema velocità e flessibilità. E’ un’estensione allargata della sua memoria. Consiste di una scrivania e, anche se si può immaginare che possa funzionare a distanza, è soprattutto la postazione a cui lavora. Sulla scrivania vi sono schermi su cui i documenti possono essere proiettati per la lettura. C’è una tastiera ed un insieme di bottoni e leve

    Migliorare il dialogo e la collaborazione: l’attività della Sezione IFLA Eucation and Training alla Conferenza IFLA di Quebec

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    Il tema della Conferenza IFLA di Quebec è stato: Libraries without borders, Navigating towards global understanding. Nello spirito di una migliore comprensione globale, il dialogo e la comunicazione tra tutti gli interessati (stakeholders) alle biblioteche sono stati al centro dell'attenzione delle Sessioni che la Sezione Education and Training ha organizzato e del dibattito all’interno delle riunioni dello Standing Committee. Lo scopo che la Sezione vuole perseguire è quello di iniziare ad aprire un dialogo con i professionisti, gli studenti e gli educatori di diversi paesi, interrogandosi sui bisogni formativi e sulla percezione dell'offerta dei programmi di formazione in un periodo di grandi cambiamenti

    Linee guida tecniche per i programmi di creazione di contenuti culturali digitali

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    Il quadro di riferimento a cui ci si deve rapportare per la costruzione della biblioteca digitale è quello profondamente innovativo del contesto della rete, o “networking”. Letteralmente “networking” significa lavorare in rete, con un’enfasi che non è nella rete, come tecnologia e canale di comunicazione, ma nel lavorare o meglio collaborare insieme. La grande opportunità delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione va individuata soprattutto nel facilitare la cooperazione e l’integrazione di uffici o settori ora separati. Si può anche dire che la mera applicazione delle nuove tecnologie senza che si attui una diversa organizzazione e con una prospettiva di automazione avanzata ma isolata, vanifica i vantaggi che l’utente potrebbe avere. Per la realizzazione della versione italiana delle Linee guida tecniche per i programmi di creazione di contenuti culturali digitali, che è il tema del mio intervento, l’innovazione organizzativa più importante è rappresentata dall’integrazione funzionale di archivi, biblioteche e musei e posso aggiungere che questa collaborazione è necessaria (non solo desiderabile) per la costruzione della biblioteca digitale. Per l’utente è infatti indispensabile un accesso integrato ai servizi della biblioteca digitale. Le divisioni attuali di funzionalità ora distinte tra archivi, biblioteche e musei non sono comprensibili per un normale utente. In un’ottica di rete e di rappresentazione digitale di oggetti culturali, queste divisioni sono ancora più oscure e rappresentano un formidabile ostacolo per l’usabilità dei sistemi, tanto da vanificare gli investimenti fatti. L’edizione italiana delle Linee guida tecniche per i programmi di creazione di contenuti culturali digitali rappresenta uno strumento, per quanto ancora in progress e da perfezionare, che facilita questa necessaria integrazione ed inoltre rappresenta esso stesso il risultato di un primo lavoro collaborativo tra esperti di archivi, biblioteche e musei

    Editori e bibliotecari verso una nuova collaborazione

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    Editori e bibliotecari sono due professioni entrambe posizionate nel settore della comunicazione dell’informazione e da sempre hanno collaborato perfettamente insieme. Gli editori hanno il ruolo di produrre e diffondere le pubblicazioni. Le biblioteche hanno il ruolo di consentire l’accesso a queste pubblicazioni. Gli editori si sono a lungo basati sul sistema delle biblioteche per una indicizzazione delle pubblicazioni nei cataloghi e nelle bibliografie, per la loro diffusione capillare, oltre che per la loro conservazione e reperibilità per il lungo periodo,. Su questi ruoli complementari è stata costruita un’alleanza tra editori e biblioteche, che ha funzionato abbastanza bene. L’alleanza prevedeva anche delle particolari eccezioni al copyright, che ha consentito alle biblioteche il deposito legale, il prestito, il prestito interbibliotecario e, con dei limiti, anche le fotocopie di parti delle pubblicazioni

    Biblioteca digitale co-laboratorio: verso l’infrastruttura globale per gli studi umanistici

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    La presentazione si propone di discutere la visione del servizio, le funzionalitĂ  e gli obiettivi perseguiti dalla biblioteca digitale co-laboratorio. In particolare vengono indicate le problematiche e le possibili soluzioni che si prospettano per: -il quadro teorico e l'infrastruttura tecnologica di riferimento; -l'interoperabilitĂ  e la sostenibilitĂ  delle collezioni ed i servizi digitali nel tempo; -gli aspetti economici e giuridici che devono trovare soluzione

    Performance indicators in Library and Information science (LIS) education: towards crossborder quality assurance in Europe

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    This paper is based on results evidenced by the IFLA survey of LIS schools completed on 2005. It discusses the features, purpose, use and selection of performance indicators in the Library and Information Science (LIS) education sector with a particular focus on Europe and the Bologna process objectives of quality enhancement. The survey has considered: the assessor or accreditor of the program, the focus of quality assurance, the way to measure performance, the performance indicators. A broad model is used which identifies four points at which indicators can be recorded: inputs (the resources used); activity/process (the teaching, learning, and management/organisational opportunities and efforts that are applied to the inputs); outputs (the results in the education system, which may be seen as intermediate outcomes); outcomes (the impact, both direct and indirect). The survey has shown that there is a substantial convergence on: -a common set of standards, -a similar approach to evaluation process. It can be said also that quality assurance in LIS is more focused on resources and curriculum design than on learning outcomes and student evaluation. Further studies are needed for developing an European approach to accreditation and cross border quality assurance

    Apprendimento ed innovazione della didattica universitaria: problematiche trasversali

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    Il settore disciplinare a cui appartengo, quello della gestione dell’informazione digitale, non ha molte connessioni con la disciplina giuridica, se non alcune tematiche comuni con l’informatica giuridica e l’ambito più ampio delle applicazioni delle tecnologie digitali all’area delle scienze umane e sociali. Malgrado ciò, ho trovato molti spunti di comune interesse interdisciplinare nelle relazioni che sono state presentate oggi in questo Convegno e soprattutto condivido il focus attorno a cui tutte le presentazioni si sono concentrate, che è quello dell’innovazione della didattica universitaria. Infatti, mi sembra importante notare che tutti i relatori, più che parlare di applicazioni di nuove tecnologie alla didattica, hanno giustamente messo in evidenza che il problema non è quello di usare una nuova tecnologia, quanto quello di affrontare le sfide attuali che la società pone all’università, in particolare il processo di Bologna e la riforma universitaria italiana che ne è seguita. Il sistema dei tre livelli della nuova struttura dei corsi universitari necessariamente spinge ad una riflessione critica dell’insegnamento universitario: non possiamo banalizzare il processo di Bologna ad un discorso di struttura dei corsi, che non abbia alcun impatto nelle metodologie didattiche. Dobbiamo invece evidenziare che il processo di Bologna porta ad un vero capovolgimento di prospettiva della formazione universitaria, che può essere indicata nel cambiamento dall’insegnamento all’apprendimento. In altre parole, il sistema delle università europee (o in sigla European Higher Education Area EHEA) considera ora il mondo delle professioni e le problematiche dell’apprendimento dello studente più importanti delle classificazioni disciplinari e delle metodologie di una didattica orientata alla trasmissione di saperi codificati. Il tema delle simulazioni applicate alla didattica è pienamente inserito nel contesto dell’innovazione della didattica universitaria, ed in particolare nel nuovo modello basato sugli outcomes

    Planning the digital library development between tradition and innovation

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    Libraries, archives and museums are centuries old institutions which have been committed to physical, concepual and long term access to the artefacts of human knowledge, as books, objects, documents. These cultural institutions are now confronting with enormous challenges brought about by the shift of these artifacts from analog to digital format. It is not only a problem of dealing with technologies, or simply with a different support of information. Digital objects and resources, physical represented by digit, have different properties than information stored in stone, papyrus, paper. Since the vision of digital library, by Vannevar Bush, the functionalities requested to a digital library are more than a simple library. The new role of digital library is providing an information space which facilitates communication, resources sharing and knowledge creatio

    IT profiles and curricula for digital libraries in Europe

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    This paper examines the roles and competences of digital librarians and the trends of education for digital libraries in Europe. It puts two questions: What are the IT (Information Technology) profiles for digital librarians? How should they be educated? The analysis is based on the results of the European project European Curriculum Reflections on Library and Information Science Education and the proceedings of two Workshops on digital library education, held in Italy in 2005. Three approaches to education for the digital library have been described: 1) the emergence of the concept of “memory institutions”; 2) the library approach to information and knowledge management; 3) the IT isolation from LIS (Library and Information Science) schools. The roles of the digital librarian together with the structure of a course in digital librarianship, covering learning outcomes , competences and teaching methods is proposed, but further research is needed
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